Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza contingibile ed urgente emessa dal Sindaco del Comune di Portovenere, ha affermato che l'illegittimità dell'atto derivava dalla mancanza di tempestività dello strumento utilizzato rispetto agli eventi alluvionali cui voleva porre rimedio, nonché dall'avvenuta eliminazione della situazione di pericolo che avrebbe in astratto legittimato l'ente locale ad emettere l'ordinanza extra-ordinem. Pertanto, il Tribunale ha rilevato che l'ordinanza contingibile ed urgente può essere legittimamente adottata solo in presenza di una situazione di pericolo attuale e imminente, che richieda un intervento immediato per la tutela di interessi pubblici primari, e che tale situazione di pericolo deve sussistere al momento dell'adozione del provvedimento, non essendo sufficiente che essa fosse presente in un momento precedente. Inoltre, l'ordinanza deve essere tempestiva rispetto agli eventi che l'hanno determinata, non potendo essere adottata a distanza di tempo, quando la situazione di emergenza sia già cessata. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è quindi la seguente: L'ordinanza contingibile ed urgente, adottata ai sensi dell'art. 54, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000 e dell'art. 96 del R.D. n. 523/1904, è legittima solo in presenza di una situazione di pericolo attuale e imminente, che richieda un intervento immediato per la tutela di interessi pubblici primari, e tale situazione di pericolo deve sussistere al momento dell'adozione del provvedimento. Inoltre, l'ordinanza deve essere tempestiva rispetto agli eventi che l'hanno determinata, non potendo essere adottata a distanza di tempo, quando la situazione di emergenza sia già cessata.