Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49846 del 31 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49846PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta abituale di maltrattamenti in famiglia, caratterizzata da atti di violenza fisica e minacce reiterate, integra il reato di cui all'art. 572 c.p. e deve essere valutata alla luce della convergenza e univocità del quadro probatorio, con particolare riguardo alla credibilità e attendibilità della persona offesa, corroborata da riscontri esterni, in assenza di plausibili ragioni di calunnia o di alternative spiegazioni dei fatti. Tuttavia, pur in presenza di una condotta ritenuta grave, il giudice deve valutare la concessione delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena, sulla base di una complessiva valutazione delle modalità della condotta e della personalità dell'imputato, in ossequio ai principi di individualizzazione e umanizzazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andr - Rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/01/2018 della CORTE d'APPELLO di LECCE - Sez. distaccata di TARANTO;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il P.G., in persona del Sost. Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi, per l'imputato, il difensore, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso e, per la costituita parte civile, l'avv. (OMISSIS), in sostituzione …

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