Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19464 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19464PEN

Massima

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Il contributo causale del singolo soggetto al mantenimento e rafforzamento di un'associazione mafiosa può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, anche di natura indiziaria, che, coordinati e valutati complessivamente secondo logica comune, siano idonei a dimostrare la partecipazione dell'indagato al sodalizio criminale. Tra tali elementi possono rilevarsi: il ruolo di intermediario svolto dal soggetto per mantenere i contatti tra il capo dell'organizzazione detenuto e gli altri membri del gruppo; l'impegno profuso per il sostentamento economico del capo detenuto; l'intervento per contenere e ricondurre all'ordine altri sodali; la disponibilità di armi del gruppo. Tali condotte, valutate complessivamente e in relazione al contesto criminale di riferimento, possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa, anche in assenza di una condotta che esplichi un contributo causale diretto alla conservazione o al rafforzamento dell'associazione. La valutazione di tali elementi indiziari rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente, senza che assuma rilievo una diversa e più favorevole interpretazione delle risultanze processuali prospettata dal ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI BARONE;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona del Sost. Dr. DI NARDO MARILIA, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Uditi i difensori del ricorrente, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25.5.2017 il Tribunale del riesame di…

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