L'ordinanza di sgombero di un immobile confiscato alla criminalità organizzata, adottata ai sensi dell'art. 47, comma 2, d.lgs. n. 159/2011 (Codice Antimafia), costituisce un provvedimento vincolato per l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC), che determina l'obbligo per chiunque detenga l'immobile di lasciarlo all'Agenzia, essendo irrilevante il precedente titolo di proprietà. La definitività della confisca comporta l'acquisto a titolo originario del bene al patrimonio pubblico, sicché l'ANBSC è legittimata a notificare l'ordinanza di sgombero agli attuali occupanti, senza necessità di notificarla anche ai precedenti proprietari. Il termine di 120 giorni concesso per il rilascio spontaneo dell'immobile, occupato sine titulo da quasi tre anni, appare congruo, non rilevando la mancata individuazione delle finalità pubbliche di impiego del bene, atteso che il potere dell'Agenzia non è subordinato alla previa adozione del provvedimento di destinazione. Sono altresì irrilevanti i richiami alle convenzioni internazionali, in quanto la normativa nazionale in tema di misure di prevenzione è stata ampiamente riconosciuta come legittima.