Il Comune, in presenza di rifiuti speciali pericolosi e non depositati in modo incontrollato su un'area di proprietà di un Consorzio, può legittimamente emettere un'ordinanza sindacale ai sensi dell'art. 50, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 e dell'art. 192 del d.lgs. n. 152/2006, diffidando il Consorzio a procedere alla messa in sicurezza, rimozione e smaltimento dei rifiuti, al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente. Il Consorzio, pur disconoscendo ogni responsabilità nello sversamento, è tenuto a provvedere alla rimozione e bonifica dei rifiuti, in quanto proprietario dell'area interessata, al fine di eliminare la situazione di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi. Il venir meno dell'interesse del Consorzio alla definizione del merito della controversia, a seguito dell'avvenuta rimozione e bonifica dei rifiuti, determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso l'ordinanza sindacale, con compensazione delle spese di giudizio.