Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38056 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38056PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione è tenuto ad esaminare la richiesta di restituzione nel termine per impugnare la sentenza di condanna, ai sensi dell'art. 175 c.p.p., anche quando la stessa istanza contenga contestazioni relative alla validità del titolo esecutivo, in quanto tali questioni sono logicamente e giuridicamente subordinate alla verifica della mancata conoscenza del procedimento e del provvedimento da parte dell'imputato ai fini della rimessione in termini. Il giudice non può esimersi dall'esame di tale profilo, essendo tenuto a valutare compiutamente tutti gli aspetti dedotti nell'istanza, senza limitarsi a considerare solo le questioni relative alla validità del titolo esecutivo. La mancata valutazione della richiesta di restituzione nel termine per impugnare costituisce grave omissione, comportando l'annullamento dell'ordinanza impugnata e il rinvio per nuovo esame di tale specifica doglianza. Diversamente, le deduzioni relative alla nullità della notifica dell'estratto contumaciale per effetto della pretesa invalidità del decreto di latitanza sono infondate, in quanto la questione relativa alla validità della notifica è preclusa in sede esecutiva, essendo stata già oggetto di precedente ordinanza irrevocabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI M. - rel. Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/02/2017 della CORTE APPELLO di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Presidente MARIASTEFANIA DI TOMASSI;
lette le conclusioni del Sostituto procuratore Generale, Dott. TOCCI Stefano, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 9 settembre 2015, depositata il 10 settembre successivo, la Quarta Sezione della Corte di cassazione, rilevato che con l'istanza di res…

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