Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6339 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6339SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione è tenuta a dare esecuzione ai provvedimenti giurisdizionali che ne accertano l'obbligo di provvedere, adempiendo tempestivamente agli obblighi di pagamento ivi stabiliti. Il mancato adempimento di tali obblighi legittima il ricorso del privato per ottemperanza, il quale tuttavia diviene improcedibile qualora l'Amministrazione provveda al pagamento integrale di quanto dovuto prima della decisione, venendo meno l'interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio. In tali casi, il Tribunale dispone la compensazione delle spese di lite, in considerazione del fatto che l'Amministrazione ha comunque adempiuto spontaneamente agli obblighi posti a suo carico dal provvedimento giurisdizionale, ancorché in un momento successivo rispetto a quanto originariamente stabilito. Il principio affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, imponendo all'Amministrazione l'obbligo di dare tempestiva esecuzione ai provvedimenti che ne accertano la responsabilità, senza che il privato debba ricorrere ulteriormente all'autorità giudiziaria per ottenere l'adempimento di quanto dovuto. Tuttavia, il venir meno dell'interesse del ricorrente per l'avvenuto adempimento spontaneo dell'Amministrazione determina la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di lite, in considerazione del fatto che l'Amministrazione ha comunque adempiuto agli obblighi posti a suo carico, ancorché in un momento successivo rispetto a quanto originariamente stabilito.

Sentenza completa

N. 14647/2015
REG.RIC.

N. 06339/2016 REG.PROV.COLL.

N. 14647/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14647 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 11;

contro

Ministero della Giustizia;

per l'ottemperanza

al decreto decisorio reso nel procedimento r.g.v.g.n. 51014/11 della Corte di appello di Roma, sezione equa riparazione.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista la memoria del 21.3.2016, con la quale il legale di parte ricorrente dichiara di non aver più interesse al ricorso;

Visti gli artt. 35, co. 1, lett. c, e 85, co. 9, cod. pro…

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