Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4318 del 1 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:4318PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della circostanza attenuante del danno di particolare tenuità nel reato di furto, deve compiere un giudizio complesso che prenda in considerazione tutti gli elementi della fattispecie concreta, necessari per accertare non solo il danno patrimoniale, ma il danno criminale nella sua globalità, tenendo conto non solo del valore irrisorio del bene sottratto, ma anche degli ulteriori effetti pregiudizievoli subiti dalla persona offesa, come la privazione della disponibilità del bene per un apprezzabile lasso di tempo. Ai fini della configurabilità di tale circostanza attenuante, la restituzione della refurtiva costituisce un mero post factum non valutabile. Inoltre, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo a favore dell'imputato, a maggior ragione dopo la riforma dell'art. 62-bis c.p. che ha elevato il relativo requisito. Infine, la recidiva può essere ritenuta sussistente sulla base di una valutazione complessiva della condotta dell'imputato, che tenga conto non solo della presenza di precedenti penali, ma anche della particolare determinazione e disinvoltura dimostrate nella commissione del fatto, tali da esprimere una più marcata colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente -

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere -

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere -

Dott. MARI Attilio - Consigliere·-

Dott. DAWAN Daniela - Relatore -

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Tu.Ta. (CUI (Omissis)) nato il (Omissis)
avverso la sentenza del 23/11/2022 della CORTE APPELLO di TRENTO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA DAWAN;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUIGI ORSI che ha concludo chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appello di Trento, in riforma della pronuncia del locale Tribunale, ha assolto Tu.Ta. dal reato ascrittogli, limitatamente al furto…

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