Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42706 del 6 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42706PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato di cui all'art. 624-bis c.p. si configura quando l'agente sottrae una cosa mobile altrui, con violenza sulla cosa o con destrezza, approfittando della condizione di minorata difesa della vittima, anche se questa non chiede aiuto ad altri presenti. La remissione di querela estingue il reato di lesioni personali, ma non incide sulla configurabilità dell'aggravante del nesso teleologico tra le lesioni e la commissione del furto, che rende il reato procedibile d'ufficio. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti e aggravanti, purché la motivazione sia logica e congrua, senza che il giudice di legittimità possa sindacare l'apprezzamento dei fatti e delle prove. La pena può essere ridotta al di sotto del minimo edittale solo in presenza di una comprovata incapacità di intendere e di volere dell'imputato, non desumibile dalla mera allegazione di uno stato di intossicazione cronica da stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Milano del 23/12/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ri…

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