Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 251 del 2019

ECLI:IT:TARBS:2019:251SENB

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno può essere legittimamente adottato dall'Amministrazione qualora lo straniero non dimostri il possesso di mezzi di sussistenza sufficienti e leciti per la durata del soggiorno, non essendo sufficiente la mera assenza di condanne penali irrevocabili o la sola prospettazione di un'attività lavorativa non ancora concretamente avviata. L'Amministrazione, infatti, è tenuta a valutare la situazione dello straniero al momento dell'adozione del provvedimento, senza poter considerare elementi sopravvenuti e non conosciuti al momento della decisione, in quanto ciò comporterebbe un'indebita trasformazione del giudizio discrezionale in una forma di intuizionismo insindacabile. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente negare il rinnovo del permesso di soggiorno qualora lo straniero non dimostri di disporre di un reddito da attività lavorativa, non essendo sufficiente il mero sostegno economico di familiari o altri soggetti, atteso che tali forme di aiuto, pur attenuando l'allarme sociale circa la disponibilità di mezzi di sostentamento, sono intrinsecamente inidonee a costituire un sostituto stabile del reddito da lavoro. Inoltre, la prolungata presenza dello straniero nel territorio nazionale non comporta automaticamente il diritto al rinnovo del permesso di soggiorno, essendo necessario l'apprezzamento discrezionale di ulteriori circostanze oggettive e soggettive, adeguatamente documentate nel corso del procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/03/2019

N. 00251/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01704/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 1704 del 2015, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso quest’ultimo, in Brescia, alla via Fratelli Folonari n. 7

contro

- la Questura di Brescia, in persona del Questore p.t.;
- il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t.;
rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in Brescia, alla via ((omissis)) n. 6

per l'annullamento

del decreto del Questore di Brescia in data 4 marzo 2015, notificato il 7 giugno 2015, r…

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