Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 33897 del 4 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33897CIV

Massima

Generata da Simpliciter
La querela di falso proposta in via principale dà luogo ad un giudizio autonomo volto ad accertare la falsità materiale di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata o riconosciuta, ovvero la divergenza, in un atto pubblico, fra la dichiarazione e gli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza o essere stati da lui compiuti e quanto effettivamente avvenuto, al fine di paralizzarne l'efficacia probatoria. All'esito di siffatto giudizio, l'eventuale accertamento della falsità spiega i suoi effetti "erga omnes", e, quindi, oltre il limite del giudicato, senza, peraltro, che da tali effetti risulti esclusa la possibilità che al relativo giudizio partecipino tutti coloro che da esso potrebbero subire qualche effetto. Tuttavia, il giudizio introdotto con la querela di falso in via principale non tollera la proposizione di altre domande, nemmeno se dipendenti, nell'esito, dalla prima, e nemmeno se risarcitorie, per la cui definizione, del resto, non sarebbe sufficiente l'affermazione della falsità del documento, essendo pur sempre necessaria una ulteriore indagine, volta ad individuare i soggetti tenuti al risarcimento e ad accertare la sussistenza del dolo o della colpa. Ciò nonostante, la domanda di accertamento dell'illegittimità di un atto amministrativo, come un'ordinanza di demolizione, non sembra rientrare in tale divieto, in quanto non direttamente dipendente dall'esito della querela di falso, ma volta a ottenere un autonomo accertamento della legittimità dell'atto amministrativo, con effetti limitati alle parti del giudizio. Pertanto, il giudice, una volta ritenuta insussistente la falsità oggetto dell'azione di querela di falso, non può esimersi dal vagliare le altre domande proposte, come quella di accertamento dell'illegittimità dell'ordinanza di demolizione, salvo che non ricorrano specifiche ragioni di improcedibilità o inammissibilità di tali ulteriori domande.

Sentenza completa


REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
TERZA SEZIONE CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati Oggetto
RESPONSABILITA'
CIVILE GENERALE
ANTONIETTA SCRIMA Presidente
CHIARA GRAZIOSI Consigliere - Rel.
PASQUALINA ANNA PIERA
CONDELLO
Consigliere
Ud. 06/10/2023 CC
Cron.
R.G.N. 9937/2020
GIUSEPPE CRICENTI Consigliere
CARMELO CARLO ROSSELLO Consigliere
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso n.9937/2020 R.G. proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis));
-ricorrente -
contro
Comune di Siracusa, ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis));
- intimati –
avverso la sentenza n. 1926/2019 della CORTE D'APPELLO di CATANIA, depositata il 6
settembre 2019;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 6 ottobre 2023 dal
Consigliere CHIARA GRAZIOSI:

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.