Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6884 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:6884SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione dell'attività lottizzatoria e di avvio del procedimento sanzionatorio, adottato dall'amministrazione comunale in relazione a opere realizzate su un fabbricato con destinazione commerciale e abitativa e su un terreno pertinenziale, deve essere annullato qualora risulti successivamente revocato dall'amministrazione stessa, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in considerazione dello svolgimento e dell'esito del giudizio, nonché del ritardo con cui è stata comunicata la revoca del provvedimento impugnato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito della revoca del provvedimento impugnato da parte dell'amministrazione determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione delle circostanze del caso concreto. Il giudice amministrativo, in tali ipotesi, non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento originariamente adottato, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente a ottenerne l'annullamento. La massima valorizza il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, evitando pronunce di merito su atti ormai privi di rilevanza per il ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2018

N. 06884/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01889/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1889 del 2003, proposto da Ena Euro Novae Artes S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Giulio Lais e Nicola Lais, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Claudio Monteverdi, 20;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gabriele Scotto e Cristina Montanaro, con domicilio presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l’annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1428/02 con cui l’Amministrazione Comunale aveva disposto…

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