Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7982 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:7982SENT

Massima

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L'occupazione di suolo pubblico per attività di somministrazione di alimenti e bevande è consentita sui marciapiedi, ma non sulla parte carrabile della viabilità principale, anche in deroga alla normativa emergenziale, in quanto tale occupazione risulterebbe in contrasto con le disposizioni del Codice della Strada volte a garantire la sicurezza della circolazione stradale e l'incolumità delle persone. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata a dichiarare l'inammissibilità di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) avente ad oggetto l'ampliamento dell'occupazione di suolo pubblico su una strada classificata come viabilità principale, al di fuori del marciapiede e su aree destinate alla sosta, in applicazione dell'art. 4-quater, comma 2, del Regolamento COSAP, il quale prevede che "sulle sedi stradali della viabilità principale non sono consentite nuove occupazioni di suolo pubblico". Tale divieto, volto a tutelare la sicurezza della circolazione stradale, non può essere derogato nemmeno in ragione della normativa emergenziale adottata per fronteggiare la situazione epidemiologica da COVID-19, la quale, pur avendo introdotto una disciplina transitoria ed eccezionale in materia di occupazione di suolo pubblico e di canone COSAP, ha comunque previsto il rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada e di quelle derivanti da fonti normative nazionali e/o relative alla sicurezza della circolazione stradale. Pertanto, l'amministrazione comunale non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di diniego della SCIA, in quanto tale provvedimento non avrebbe potuto avere un contenuto diverso, essendo l'occupazione richiesta in contrasto con le richiamate disposizioni normative. Inoltre, in assenza di un espresso provvedimento di concessione, l'occupazione di suolo pubblico non può essere surrogata per silenzio, in quanto trattasi di un provvedimento di natura concessoria che richiede un esame più approfondito e attento dell'amministrazione comunale circa l'utilizzo delle proprie strade.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2024

N. 07982/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01804/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1804 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Cafè De Anatoli s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Carmela Mazzitelli, con domicilio digitale in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale in atti e domicilio fisico eletto presso la sede dell’Avvocatura dell’ente in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 3205 del 3 dicembre 2020 prot. CA/20035…

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