Il provvedimento di rimozione di impianti pubblicitari abusivi, adottato ai sensi degli artt. 23 e 24 del D.Lgs. n. 285/1992 (Codice della Strada), costituisce una sanzione accessoria rispetto alla sanzione amministrativa pecuniaria prevista dalla legge per la violazione delle norme in materia di pubblicità. Di conseguenza, la relativa impugnazione rientra nella giurisdizione del Giudice Ordinario, competente per la sanzione principale, e non del Giudice Amministrativo. Ciò in quanto la rimozione dell'impianto pubblicitario abusivo deriva direttamente dall'accertamento della violazione e dall'irrogazione della sanzione pecuniaria, configurandosi come misura consequenziale e accessoria rispetto a quest'ultima, e non come mezzo accordato all'Ente pubblico proprietario della strada per assicurare il rispetto delle disposizioni del Codice della Strada. La mancata menzione nell'atto della sanzione pecuniaria non esclude la giurisdizione del Giudice Ordinario, essendo comunque possibile la sua successiva irrogazione. La carenza di giurisdizione del Giudice Amministrativo sull'azione di annullamento determina altresì la carenza di giurisdizione sull'azione di risarcimento del danno.