Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio Gestione Servizi - C.G.S. Salerno S.r.l. contro il Comune di Contursi Terme e il Ministero della Cultura, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica non può essere subordinata al previo accertamento di conformità urbanistico-edilizia, trattandosi di procedimenti e titoli tra loro distinti ed autonomi. Il parere favorevole espresso dalla Commissione per il Paesaggio e la trasmissione degli atti alle autorità tutorie competenti non comportano alcun arresto del procedimento ex art. 167, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 42/2004, non determinando alcuna lesione degli interessi del ricorrente. 2. L'ordinanza di demolizione non può essere legittimamente adottata ai sensi dell'art. 37 del d.p.r. n. 380/2001, in quanto le opere in questione, consistenti in una stazione di filtraggio a servizio dell'impianto di depurazione consortile, hanno natura meramente tecnologico-pertinenziale e dimensioni relativamente ridotte, senza comportare una trasformazione del territorio urbanisticamente rilevante. Pertanto, la sanzione demolitoria non rientra nelle ipotesi previste dalla citata disposizione normativa e deve essere demandata alla competenza dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico gravante sull'area. 3. Le spese di lite sono integralmente compensate tra le parti, in considerazione dei giusti motivi.