Cassazione civile Sez. III sentenza n. 20592 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20592CIV

Massima

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Il giornalista, nel riportare notizie di cronaca giudiziaria, ha l'obbligo di assicurarsi della verità della notizia pubblicata, senza dover compiere autonomi accertamenti sulla veridicità intrinseca dei fatti oggetto della notizia, essendo sufficiente che la stessa sia consonante con le risultanze del procedimento giudiziario in corso. L'uso di un linguaggio assertivo nell'articolo, che riporti dichiarazioni rese dal teste agli inquirenti, non integra di per sé gli estremi della diffamazione, atteso che il giornalista non è tenuto a verificare la fondatezza delle accuse mosse, quando queste siano state oggetto di un provvedimento cautelare a carico del soggetto interessato. Pertanto, il giornalista non risponde a titolo di diffamazione per aver riportato notizie false o offensive, se le stesse trovano riscontro nelle risultanze processuali, anche quando queste si rivelino successivamente infondate, essendo sufficiente che il giornalista abbia agito con la dovuta diligenza professionale nel verificare la veridicità della notizia al momento della pubblicazione. Il giudice di merito, nel valutare la condotta del giornalista, deve tenere conto della natura di cronaca giudiziaria dell'articolo, della buona fede del professionista e dell'assenza di intento diffamatorio, non potendo il giudizio di legittimità sindacare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di appello, salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRIFONE Francesco - Presidente

Dott. PETTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CHIARINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VI. WI. (OMESSO), VI. CL. (OMESSO), elettivamente domiciliati in ROMA, VIALE G. MAZZINI 88, presso lo studio dell'avvocato VITALONE WILFREDO, che li rappresenta e difende giusta delega in calce al ricorso;

- ricorrenti -

contro

RI. TU. CL. (OMESSO), GR. ED. L'. SPA (OMESSO), elettivamente domiciliati in ROMA, PIAZZA DEI CAPRETTARI 70, presso lo studio …

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