Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10186 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:10186SENT

Massima

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Il giudicato formatosi su un decreto decisorio della Corte d'Appello che ha accolto una domanda di equa riparazione ai sensi della legge n. 89/2001 (c.d. "Legge Pinto") impone all'Amministrazione soccombente l'obbligo di dare piena ed integrale esecuzione al titolo, provvedendo al pagamento delle somme dovute entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza che ne ordina l'esecuzione. In caso di persistente inadempimento, il giudice amministrativo può nominare un Commissario ad acta, individuato tra i dirigenti dell'Amministrazione giudiziaria, per provvedere all'esecuzione del giudicato nei successivi novanta giorni, senza che sia dovuto alcun compenso aggiuntivo per tale attività. La soccombenza dell'Amministrazione comporta la condanna al pagamento delle spese di giudizio, la cui liquidazione deve tenere conto del carattere seriale e del non elevato livello di complessità della causa, anche in relazione ai numerosi, analoghi, precedenti. Non è invece possibile imporre all'Amministrazione il pagamento di una penalità di mora per l'eventuale ulteriore violazione del giudicato, in considerazione della peculiarità della materia e delle specifiche difficoltà nell'adempimento, collegate all'esistenza di vincoli normativi e di bilancio e, in generale, allo stato della finanza pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2024

N. 10186/2024 REG.PROV.COLL.

N. 15645/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15645 del 2023, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero della Giustizia, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

per l’esecuzione del giudicato
formatosi

sul decreto decisorio reso il 16 maggio 2019 dalla Corte d’Appello di Roma, Sezione Equa Riparazione, all’esito del procedimento iscritto al n. R.G. 50358/2019 e depositato il 23 …

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