Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18549 del 13 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18549PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali, deve fondare il proprio giudizio su elementi concreti e attuali, senza poter fare riferimento a dati rivelatisi insussistenti o a fatti e circostanze già valutati in precedenti provvedimenti, salvo il sopravvenire di nuovi elementi che giustifichino una rivalutazione della pericolosità. Il principio del ne bis in idem, applicabile anche nel procedimento di prevenzione, impone al giudice di non tenere conto di elementi già considerati in precedenti decisioni divenute definitive, a meno che non emergano ulteriori fattori di pericolosità non valutati in precedenza. Inoltre, il giudice non può basare il proprio giudizio di pericolosità sociale su reati commessi in epoca remota, dovendo invece valutare la concreta e attuale pericolosità del soggetto, anche alla luce di eventuali provvedimenti della magistratura di sorveglianza che abbiano accertato l'insussistenza di profili di pericolosità. La motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione deve essere adeguata e logica, dando conto in modo esaustivo delle ragioni che hanno condotto all'adozione della misura, senza poter fare ricorso a presunzioni inaccettabili o a meri rinvii ad altri atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO L. Fabrizi - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 698/2011 CORTE APPELLO di MESSINA, del 04/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona della Dott.ssa FILIPPI Paolo, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha co…

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