Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18375 del 7 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18375PEN

Massima

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La detenzione di munizioni per armi comuni da sparo regolarmente denunciate non costituisce reato ai sensi dell'art. 697 c.p. qualora il quantitativo di munizioni non ecceda la normale dotazione del caricatore dell'arma, in quanto la denuncia dell'arma ai sensi dell'art. 38 T.U.L.P.S. deve intendersi comprensiva anche del suo caricatore e della relativa munizione, non essendo necessaria una denuncia separata di quest'ultima. Tale interpretazione si fonda sulla ratio della disciplina normativa, volta ad esonerare da adempimenti inutili il possesso di quantitativi di munizioni "normali" per l'uso dell'arma regolarmente denunciata, evitando un eccessivo formalismo burocratico che non risponde a concrete esigenze di ordine pubblico e sicurezza. Pertanto, la denuncia dell'arma comporta il potere dell'autorità di pubblica sicurezza di controllarne le condizioni e la regolarità degli accessori, ivi compreso il caricatore, senza che sia necessaria una denuncia separata delle munizioni in esso contenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio G. - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CATANIA;

nei confronti di:

1) NI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/06/2007 TRIB. SEZ. DIST. di GIARRE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per annullamento con rinvi…

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