Cassazione penale Sez. III sentenza n. 52421 del 21 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52421PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di accesso ai luoghi delle manifestazioni sportive, emesso dal Questore ai sensi della legge n. 401 del 1989, art. 6, comma 6, costituisce una misura di prevenzione finalizzata a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica durante gli eventi sportivi. La reiterata violazione di tale divieto, anche in un arco temporale ravvicinato, integra un reato unitario, la cui offensività non viene meno per il fatto che l'imputato abbia erroneamente ritenuto di essere incorso nella revoca del provvedimento, come alcuni suoi conoscenti. Ai fini del riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, il giudice può legittimamente valutare come elementi ostativi la lunga ripetitività della condotta illecita, nonché la presenza di gravi precedenti penali, in particolare per reati in materia di stupefacenti, ritenuti espressivi della pericolosità sociale del reo e della sua forte inclinazione a delinquere. Inoltre, la permanenza in una comunità di recupero, se disposta in regime di arresti domiciliari, non può essere considerata di per sé sufficiente a dimostrare un effettivo cambiamento nello stile di vita, tale da giustificare un trattamento sanzionatorio più favorevole. Infine, quando la pena base irrogata non supera il minimo edittale, il giudice non è tenuto a una specifica e dettagliata motivazione sulla determinazione della pena, essendo sufficiente il richiamo al criterio di adeguatezza della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSIO SCARCELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. MOLINO PIETRO, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 12.10.2017, la Corte d'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.