Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2 del 2 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché tali condotte, per le loro connotazioni, siano in grado di attestare, al di là di ogni ragionevole dubbio e secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, e risultino compiute con l'immanente coscienza e volontà dell'autore di fare parte dell'organizzazione. Tuttavia, l'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato nelle intercettazioni costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. Pertanto, la sola conversazione captata, il cui tenore appaia ambiguo e la cui interpretazione non sia adeguatamente motivata, non può di per sé sola comprovare, secondo parametri di comune esperienza e ragionevolezza, tanto la commissione di un delitto-fine quanto, conseguentemente, l'adesione del prevenuto all'organizzazione criminosa, neppure nei termini di gravità indiziaria richiesti per l'applicazione di una misura cautelare. La partecipazione al delitto di associazione per delinquere finalizzata ad attività di narcotraffico presuppone infatti la prova del pactum sceleris, dunque della messa a disposizione del soggetto rispetto al gruppo criminale, e di un rapporto di collaborazione stabile e continuativo ai fini del perseguimento degli scopi illeciti della consorteria, con la coscienza e volontà di far parte dell'organizzazione, di contribuire al suo mantenimento e di favorire la realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di sostanze stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 954/2019 del Tribunale di Catanzaro in data 05/07/2019;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Antonio Minchella;
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona della Dott.ssa COCOMELLO Assunta, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

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