Nell'ambito di una procedura di liquidazione coatta amministrativa di una società cooperativa, l'autorità di vigilanza, su richiesta del commissario liquidatore, è tenuta a ordinare la cancellazione delle ipoteche iscritte sui beni immobili venduti dal commissario liquidatore, una volta verificato il versamento del prezzo da parte dell'acquirente e la stipula dell'atto di vendita, in applicazione dell'art. 5 della legge n. 400 del 1975, norma di carattere vincolato che non lascia alcun margine di discrezionalità all'amministrazione. In tale contesto, le posizioni giuridiche soggettive lese, aventi la consistenza di diritti reali di garanzia e di credito, non degradano ad interessi legittimi, con la conseguenza che la relativa controversia non rientra nella giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo, né in alcuna delle ipotesi eccezionali di giurisdizione esclusiva disciplinate dall'art. 133 del codice del processo amministrativo, spettando invece la giurisdizione al giudice ordinario.