Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20934 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20934PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. può essere provata attraverso le dichiarazioni accusatorie di un concorrente nel medesimo reato o di persona indagata in un procedimento connesso, purché tali dichiarazioni siano intrinsecamente attendibili e corroborate da necessari riscontri estrinseci individualizzanti, anche solo parziali, ai sensi dell'art. 192 c.p.p., commi 3 e 4. Idonei riscontri possono essere costituiti anche dalla partecipazione dell'accusato alla consumazione dei delitti-fine dell'associazione, in quanto tale condotta manifesta un suo ruolo effettivo e dinamico nel gruppo criminale. Tuttavia, le dichiarazioni accusatorie non possono essere ritenute sufficienti a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti dall'art. 273 c.p.p., comma 1-bis, qualora non siano assistite da elementi di riscontro specifici che consentano una anche parziale verifica degli accadimenti narrati. Il principio del ne bis in idem non opera quando l'imputazione per il reato di associazione mafiosa riguarda un'attività più ampia rispetto a quella precedentemente contestata, purché essa risulti iniziata in epoca anteriore all'emissione della prima ordinanza cautelare e abbia carattere di persistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO E. Anna - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. PATERNO' R. Benedetto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordina del Tribunale della liberta' di Catanzaro del 19/09/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19-20 settembre 2022 il Tribunale di Catanzaro, rigettando la richiesta di ries…

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