Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 10518 del 8 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10518PEN

Massima

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Il provvedimento emesso dal Tribunale di prevenzione ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. n. 159/2011, relativo alla revoca o sostituzione di una misura di prevenzione, non è immediatamente ricorribile per cassazione, ma deve essere impugnato con ricorso in appello ai sensi dell'art. 10, comma 1, del medesimo decreto legislativo. Ciò in quanto tale provvedimento è equiparabile ad una decisione applicativa della misura di prevenzione, soggetta al regime impugnatorio previsto dalla normativa di settore, il quale mira a garantire una rivalutazione di merito della decisione di primo grado, preclusa dal solo accesso al ricorso per cassazione. Pertanto, il ricorso proposto avverso il provvedimento del Tribunale di prevenzione deve essere qualificato come appello e trasmesso alla Corte di appello competente per il relativo giudizio, in applicazione della regola generale in tema di impugnazioni di cui all'art. 568, comma 5, c.p.p., richiamata dalla disciplina speciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/03/2017 del TRIBUNALE di FORLI';
sentita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Sost. Procuratore generale Dr. ANTONIETTA PICARDI, che ha concluso chiedendo la riqualificazione del ricorso in appello, con trasmissione degli atti alla Corte di appello di Bologna.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento emesso il 27 marzo 2017, il Tribunale di Forli' ha respinto la richiesta a…

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