Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33850 del 17 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33850PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri consistenti in una falsa rappresentazione della realtà, induce in errore l'ente erogatore, procurandosi indebitamente un profitto in danno dello stesso e dell'Unione Europea. Tale fattispecie si distingue dal reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.), che punisce la semplice omissione di informazioni dovute o la presentazione di dichiarazioni mendaci, senza ulteriori condotte fraudolente. Tuttavia, l'effettiva sussistenza degli elementi costitutivi dell'uno o dell'altro reato è rimessa alla valutazione del giudice di merito, il quale deve accertare se la condotta dell'imputato abbia concretamente indotto in errore l'ente erogatore, integrandosi così gli estremi della truffa, ovvero se si sia limitata alla mera presentazione di dati o notizie non veritiere, configurandosi il reato di cui all'art. 316-ter c.p. La prescrizione del reato, calcolata secondo i nuovi termini introdotti dalla legge n. 251 del 2005, determina l'estinzione dello stesso, con conseguente conferma delle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. FIANDANESE Fran - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

Ma. Ma. , n. a (OMESSO) ((OMESSO)) il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna, in data 6 maggio 2009, di conferma della sentenza del Tribunale di Modena, in data 26 marzo 2007;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere dott. Franco Fiandanese;

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procurato…

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