Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1826 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1826SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria non può essere annullato in autotutela dalla pubblica amministrazione sulla base di mere presunte omissioni o inesattezze nella domanda di condono, se non viene dimostrato in modo chiaro e puntuale che tali irregolarità hanno influito sull'accoglimento dell'istanza, rendendo la costruzione non condonabile per le sue caratteristiche oggettive o per l'epoca di realizzazione. L'interesse pubblico al ritiro della sanatoria sussiste solo quando il condono sia stato indebitamente rilasciato per effetto di falsificazioni dolose o quando il manufatto esistente sia sostanzialmente diverso da quello oggetto della concessione. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di annullamento in autotutela è illegittimo per carenza di motivazione e travisamento dei fatti.

Sentenza completa

N. 00327/2001
REG.RIC.

N. 01826/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00327/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

nel giudizio introdotto con il ricorso 327/01, proposto da Giuseppe Tantillo, rappresentato e difeso dagli avv. ti Padovani e Grimani, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Venezia, S. Croce 466/G;

contro

il Comune di Verona, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv. ti Caineri e Michelon, con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. per il Veneto, ex art. 25 c.p.a.;

per l'annullamento

del provvedimento 5 dicembre 2000, PG. 27684795, del Comune di Verona.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Verona;<…

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