Il potere sindacale di adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell'art. 54 del D.lgs. n. 267/2000 presuppone la sussistenza di una condizione di pericolo effettivo e di una situazione eccezionale e/o imprevedibile che possa provocare rischi imminenti per la salute o per l'incolumità pubblica, alla quale non sia possibile far fronte con i mezzi previsti in via ordinaria dall'ordinamento. L'atipicità di tali provvedimenti si giustifica all'esito di un complessivo bilanciamento dei valori che consideri tutti gli interessi e le emergenti fonti di pericolo, dovendo comunque essere rispettati i principi di ragionevolezza e proporzionalità. Pertanto, l'ordinanza contingibile e urgente è legittima quando sia adeguatamente dimostrato lo stato di pericolo per la pubblica e privata incolumità, inteso come specifico pregiudizio all'incolumità fisica ragionevolmente connesso a situazioni oggettive di pericolo attuale, come nel caso di sporgenze di parti metalliche in avanzato stato di ossidazione in muri di contenimento. Tuttavia, l'ordine rivolto al privato di eseguire materialmente l'istituzione di divieti di transito e sosta, mediante l'apposizione di segnaletica stradale, eccede i limiti del potere sindacale contingibile e urgente, in quanto tale attività rientra nella competenza esclusiva dell'ente proprietario della strada, ai sensi dell'art. 14, comma 1°, lett. c) del D.lgs. n. 285/1992, connessa allo specifico obbligo di vigilanza che, interferendo direttamente con la sicurezza degli utenti della strada, non può non fare capo direttamente al soggetto gestore.