Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1998 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1998SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il diniego del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato può essere legittimamente disposto dall'Amministrazione in presenza di condanne definitive per reati di particolare gravità, come quelli previsti dall'art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990, senza che l'Amministrazione sia tenuta a valutare in concreto la pericolosità sociale dello straniero. Tale automatismo ostativo, previsto dagli artt. 4, comma 3, e 5, comma 5, del D.lgs. n. 286/1998, è conforme ai principi di ragionevolezza e proporzionalità di cui all'art. 3 Cost. e all'art. 8 CEDU, in quanto espressione di un bilanciamento tra l'esigenza di tutelare l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato e quella di salvaguardare i diritti dello straniero riconosciuti dalla Costituzione. L'Amministrazione, pertanto, non è tenuta a comunicare il preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990, atteso che il provvedimento di diniego non avrebbe potuto avere un contenuto diverso da quello adottato. Inoltre, la mancata valutazione di elementi quali l'inserimento sociale e la disponibilità di un reddito non inficia la legittimità del provvedimento, in quanto tali circostanze non assumono rilevanza ai fini del rilascio del permesso di soggiorno in presenza di condanne definitive per i reati ostativi indicati dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/07/2024

N. 01998/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01021/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1021 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
e la Questura di -OMISSIS-, in persona del Questore
pro tempore
, rappresentati e difesi
ope legis
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento, prot. -OMISSIS-/-OMISSIS-/2^Sez/-OMISSIS-, emesso dal Questore di -OMISSIS- il 3…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.