Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3955 del 28 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3955PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso in Cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere deve essere dichiarato inammissibile qualora l'imputato, pur avendolo tempestivamente presentato, vi abbia successivamente rinunciato, venendo così meno il suo interesse all'impugnazione. In tal caso, il giudice di legittimità è tenuto a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende, salvo che l'imputato non dimostri che la sopravvenuta carenza di interesse sia stata determinata da cause indipendenti dalla sua volontà. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse comporta altresì l'obbligo di comunicare il provvedimento all'autorità penitenziaria competente per gli adempimenti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS); indagato articoli 416, 624 e 625 c.p..

avverso la ordinanza del Tribunale di Torino, Sezione per il Riesame, dell'11.7.14;

Sentita la relazione del Cons. Dott. Guicla Mulliri;

Sentito il P.M., nella persona del P.G. Dr. POLICASTRO Aldo, che ha chiesto una declaratoria di inammissibilita' del ricorso per carenza di interesse.

OSSERVA

Rilevato che, con il provvedimento impugnato, al ricorrente e' stata confermata la ordin…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.