Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2022 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:2022SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'amministrazione comunale non può applicare sanzioni edilizie per opere abusive qualora il proprietario abbia presentato precedentemente una domanda di sanatoria, almeno fino a quando non si sia pronunciata sulla stessa. Ciò al fine di evitare di vanificare a priori l'interesse del privato al rilascio del titolo abilitativo in sanatoria e l'inconveniente di dover demolire un'opera per poi consentirne la ricostruzione, nel caso in cui sussistano i presupposti per il suo rilascio. Pertanto, in caso di presentazione di domanda di sanatoria, le sanzioni edilizie già applicate sono destinate comunque ad essere sostituite dalle determinazioni adottate sulla proposta istanza, dovendo l'amministrazione, nell'ipotesi di rigetto (esplicito o implicito) di detta istanza, emanare un nuovo provvedimento sanzionatorio, eventualmente di demolizione, con l'assegnazione, in tal caso, di un nuovo termine per adempiere.

Sentenza completa

N. 00110/1997
REG.RIC.

N. 02022/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00110/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 110 del 1997, proposto da Sommariva Anna Maria e Di Maggio Giulia, rappresentato e difeso dall'avv. Ubaldo Marrone, con domicilio eletto presso Ubaldo Marrone in Palermo, via Abruzzi 19; Giulia Di Maggio;

contro

-il Comune di Capaci, non costituito in giudizio,

per l'annullamento

-dell’ordinanza n. 181 del 18 ottobre 1996, con la quale il Comune di Capaci ha accertato l’inottemperanza alla precedente ordinanza di demolizione (n. 38 del 12 marzo 1996) delle opere abusive realizzate in località Torre Puccio.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti del…

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