Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3048 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:3048SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino al momento dell'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi. Pertanto, il Comune è tenuto a sanzionare con l'ordinanza di demolizione le ulteriori opere realizzate in assenza del permesso di cui all'art. 35 della L. n. 47/1985, non essendo sufficiente la mera presentazione della domanda di condono per impedire l'adozione di tale provvedimento. L'ordinanza di demolizione costituisce un atto dovuto e vincolato, per la cui adozione è sufficiente l'affermazione dell'accertata abusività dell'opera realizzata in zona vincolata, della puntuale descrizione delle opere abusive nonché dell'individuazione della violazione commessa, essendo in re ipsa l'interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione degli abusi edilizi e ambientali. L'omessa indicazione del responsabile del procedimento e la mancata comunicazione di avvio del procedimento non determinano l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione, trattandosi di un provvedimento vincolato e dal contenuto rigidamente tipizzato dal legislatore, che non richiede particolari momenti partecipativi del destinatario. Il verbale di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione ha natura meramente dichiarativa e ricognitiva, senza carattere immediatamente lesivo, e pertanto non è autonomamente impugnabile, essendo necessario il successivo atto formale di accertamento adottato dalla competente autorità amministrativa ai sensi dell'art. 31, comma 4, d.p.r. n. 380/2001.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2019

N. 03048/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01207/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1207 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Napoli, c.so Umberto I n. 237, con i seguenti recapiti ai fini delle comunicazioni di cui all’art. 136 c.p.a.: fax, 081.5544439 e 081.8983336; PEC, [email protected]; [email protected];

contro

Comune di Cercola in persona del Sindaco pro tempore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in N…

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