Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 269 del 2021

ECLI:IT:TARCZ:2021:269SENT

Massima

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Il provvedimento di informazione antimafia interdittiva può essere legittimamente adottato dalla Prefettura quando emergano elementi concreti e attuali, anche di natura indiziaria, che facciano ragionevolmente presumere il pericolo di infiltrazione mafiosa nell'attività di impresa. Tali elementi possono consistere, ad esempio, nel coinvolgimento dell'impresa o dei suoi esponenti in procedimenti penali relativi a reati strumentali alle attività delle organizzazioni criminali, nell'instaurazione di rapporti commerciali o associativi con società già ritenute esposte al rischio di influenza criminale, ovvero in altre vicende anomale nella gestione o nella struttura formale dell'impresa, che rivelino l'inserimento in un contesto di illegalità. L'adozione del provvedimento interdittivo non richiede la sussistenza di una condanna definitiva, essendo sufficiente la valutazione prognostica, fondata su un complesso di elementi fattuali, circa la concreta possibilità che l'attività di impresa possa, anche in modo indiretto, agevolare le attività criminose o esserne in qualche modo condizionata. Il giudice amministrativo è chiamato a verificare la ragionevolezza e la proporzionalità di tale valutazione prognostica, sindacando l'esistenza e la gravità degli elementi posti a suo fondamento, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dell'autorità amministrativa, trattandosi di un potere discrezionale esercitato nell'interesse pubblico alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/02/2021

N. 00269/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00961/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 961 del 2018, proposto da
-OMISSIS-in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il loro Studio, in Catanzaro, alla via ((omissis)), n. 48;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, Prefettura U.T.G. di Catanzaro, in persona del Prefetto in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, domiciliati presso gli uffici di questa, in Catanzaro, alla via G. da Fiore, n. 34;

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