Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25285 del 12 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25285PEN

Massima

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La detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale non integra il reato di detenzione ai fini di spaccio di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990, essendo onere dell'accusa dimostrare la finalità di cessione a terzi, non potendosi desumere tale finalità dalla mera quantità della sostanza o dalla presenza di denaro e di un coltello intriso di stupefacente, ove tali elementi siano compatibili anche con l'uso personale. Pertanto, in assenza di prova certa della destinazione allo spaccio, la detenzione di modica quantità di droga per uso personale, anche se suddivisa in più dosi, non integra il reato di cui all'art. 73 D.P.R. 309/1990, dovendo in tal caso disporsi l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/12/2021 della Corte di appello di Bari;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte di appello di Bari, all'esito di rito abbreviato, ha ridotto la p…

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