Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52240 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52240PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale per reati di false dichiarazioni di identità rese a pubblici ufficiali è legittima, salvo che per i fatti prescritti, con conseguente necessità di rideterminare la pena complessiva escludendo la parte relativa ai reati estinti per prescrizione. Ciò in applicazione del principio di formazione progressiva del giudicato, per cui l'accertamento di responsabilità penale rimane fermo, mentre il trattamento sanzionatorio deve essere ricalcolato escludendo le condotte prescritte. Il giudice di merito, nel valutare la concessione di circostanze attenuanti generiche, deve motivare adeguatamente il proprio apprezzamento in relazione alla gravità del fatto e alla personalità del reo, senza poter rigettare tale richiesta in modo generico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 331/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 06/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 06/05/2014 la Corte d'appello di Reggio Cal…

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