Il vincolo paesaggistico di cui all'art. 89 del PRG 2002-2004 del Comune di Brescia, che classifica la zona E3 V1 come "Ambiti collinari e pedecollinari di rilevante interesse paesistico, naturalistico e ambientale", impone il rispetto della destinazione agricola non solo per le nuove costruzioni, ma anche per gli ampliamenti degli edifici esistenti, di talché gli interventi di ampliamento realizzati in assenza di titolo edilizio e in contrasto con tale prescrizione non sono suscettibili di condono edilizio ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), del D.L. n. 269/2003, in quanto opere abusive eseguite in area sottoposta a vincolo paesaggistico. La sanzione della demolizione, in quanto atto vincolato e non discrezionale, è dovuta anche in assenza di un concreto e attuale interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, atteso che l'interesse pubblico alla repressione degli illeciti edilizi è in re ipsa. Pertanto, il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione delle opere abusive, adottati dal Comune di Brescia, sono legittimi.