Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza breve n. 854 del 2015

ECLI:IT:TARRC:2015:854SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successivamente all'adozione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordinanza di demolizione di un'opera ritenuta abusiva, comporta la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento di tale provvedimento, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, finalizzato a verificarne la eventuale sanabilità, provocato dall'istanza di condono, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, da un lato, il rilascio della concessione in sanatoria produrrebbe l'improcedibilità del ricorso originario, e dall'altro, uguale effetto si avrebbe in caso di diniego di condono, concentrandosi l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio nell'eventuale contestazione, con apposito ricorso, del provvedimento di rigetto della sanatoria e del conseguente (nuovo) provvedimento sanzionatorio che l'Amministrazione sarebbe tenuta ad adottare. La presentazione della domanda di condono edilizio, pertanto, rende improcedibile il ricorso avverso il provvedimento sanzionatorio precedentemente adottato, per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dall'istanza di condono, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento che vale comunque a superare il provvedimento oggetto dell'impugnativa.

Sentenza completa

N. 00035/2011
REG.RIC.

N. 00854/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00035/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 35 del 2011, proposto da Carbone Anna Maria, rappresentata e difesa dall’avv. Daniela Labate ed elettivamente domiciliata in Reggio Calabria, via Sant’Anna n. 18/H, presso lo studio degli avv.ti Armando Neri e Giuseppe Tiberio Falcomatà;

contro

il Comune di Montebello Jonico, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza di demolizione n. 54 del 28 settembre 2010, notificata il 27 ottobre 2010, con la quale il Responsabile del Settore Tecnico del Comune resistente ordinava alla ricorrente la demolizione di un’…

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