Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19428 del 22 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19428PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella concessione o nel diniego delle attenuanti generiche, dovendo motivare la propria decisione in relazione alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo, senza essere tenuto ad un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti. L'attenuante speciale della collaborazione di cui all'art. 73, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990 richiede un'attività positiva e concreta dell'imputato, idonea a fornire elementi utili per le indagini, anche se non necessariamente con esito positivo, non essendo sufficiente la mera ammissione di responsabilità o l'indicazione del fornitore. Il concorso formale di reati si configura quando un unico fatto concreto integra contestualmente più fattispecie alternative previste dalla norma, senza apprezzabile soluzione di continuità, aventi ad oggetto la medesima sostanza stupefacente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna in data 3.05.2011 che ha confermato la condanna alla pena della reclusione e della multa (che riduceva) loro inflitta nel giudizio di primo grado per delitti di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e i ricorsi;

Udita in pu…

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