Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17748 del 29 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17748PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza dell'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti, quale fattispecie autonoma rispetto al concorso di persone nel reato continuato, richiede, oltre al requisito numerico minimo di almeno tre partecipanti e alla non occasionalità del vincolo associativo, anche l'esistenza di una struttura organizzativa dotata di una certa stabilità e stabilmente destinata alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato, caratterizzato dalla previsione della commissione di una pluralità indefinita di reati. Tali elementi strutturali, che connotano la fisionomia dell'associazione per delinquere, non possono essere desunti dalla mera pluralità di soggetti coinvolti e dalla non estemporaneità del vincolo associativo, essendo necessaria la dimostrazione di una effettiva organizzazione finalizzata alla realizzazione di un disegno criminoso unitario e duraturo. Inoltre, in sede cautelare, ai fini della sussistenza del fumus commissi delicti, non è sufficiente la mera eventualità della riferibilità all'indagato degli elementi costitutivi del reato, essendo invece necessaria l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto illecito oggetto di contestazione. Infine, la valutazione del contenuto delle intercettazioni telefoniche, in assenza di manifesta illogicità o travisamento della prova, attiene a un profilo di merito non sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabett - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. GENTILI Andr - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 443/18RTLP del Tribunale di Salerno del 10 luglio 2018;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere,Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. GAETA Pietro, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

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