Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54732 del 23 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54732PEN

Massima

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Il reato di evasione dagli arresti domiciliari si configura con la semplice violazione del divieto di allontanamento dal luogo di esecuzione della misura, a prescindere dalle ragioni che hanno determinato l'agente. Il dolo è generico e consiste nella consapevolezza di violare tale divieto, senza che rilevi lo stato mentale dell'imputato o il fatto che egli si sia allontanato per raggiungere un istituto carcerario più vicino ai suoi familiari al fine di assumere la droga necessaria per far fronte all'astinenza. La durata prolungata dell'evasione, estesa per circa due giorni, dimostra inoltre una rilevante soluzione di continuità nel periodo in cui l'imputato avrebbe dovuto rimanere sotto la vigilanza degli organi preposti, senza che egli abbia contattato tali organi in alcun modo. Pertanto, la configurabilità del reato di evasione dagli arresti domiciliari prescinde dalle motivazioni soggettive dell'agente e dalla circostanza che egli si sia allontanato per raggiungere un istituto carcerario, essendo sufficiente la mera violazione del divieto di allontanamento dal luogo di esecuzione della misura, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/03/2015 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO COSTANZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. CANEVELLI PAOLO che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza n. 440/2015, la Corte di appello di Catanzaro, parzialmente riforma…

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