Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42547 del 7 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42547PEN

Massima

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La condotta violenta e aggressiva tenuta dall'imputato nei confronti degli agenti di polizia che lo avevano fermato per accertamenti sulle sue condizioni psicofisiche, non può essere giustificata sulla base della pretesa arbitrarietà e illegalità dell'operazione di controllo, in assenza di elementi oggettivi che dimostrino l'effettiva sussistenza di tali profili di illegittimità. L'esimente della reazione legittima a un atto arbitrario del pubblico ufficiale, prevista dall'art. 393-bis c.p., trova applicazione solo in relazione a condotte che concretamente e oggettivamente integrino gli estremi dell'abuso, non essendo sufficiente la mera percezione soggettiva dell'imputato. La sentenza, pertanto, ha correttamente escluso la sussistenza di tale scriminante, sulla base di una motivazione esaustiva e logicamente coerente che ha valorizzato l'insieme delle risultanze probatorie, senza dar prevalenza a singoli elementi dichiarativi in modo parcellizzato, e ha ritenuto pienamente dimostrata la responsabilità dell'imputato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Ann - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/2/2015 della Corte di appello di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di C…

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