Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16162 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16162PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La responsabilità penale per il reato di concorso nell'acquisto e cessione di sostanze stupefacenti può essere affermata sulla base di elementi probatori oggettivi, quali le risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, che consentano di ricostruire la programmazione e la realizzazione della condotta illecita, anche in assenza di un riconoscimento diretto dell'imputato da parte del testimone, purché vi siano altri riscontri che escludano ogni ragionevole dubbio. In particolare, il quantitativo rilevante di sostanza stupefacente sequestrata, i conteggi e i riferimenti a consistenti somme di denaro emersi dalle conversazioni intercettate, unitamente alle modalità di svolgimento dell'attività criminosa, possono essere considerati elementi sintomatici della finalità di cessione, a prescindere da ulteriori specifici indizi. Inoltre, la preoccupazione manifestata dall'imputato per la detenzione del suo complice e i tentativi di procurargli una falsa convivente per ottenere gli arresti domiciliari possono essere valutati come indici di consapevolezza e partecipazione all'attività illecita. Infine, l'identificazione dell'imputato può ritenersi provata sulla base di una pluralità di elementi convergenti, quali il riconoscimento del suo veicolo e la localizzazione dello stesso in corrispondenza dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2016 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. (OMISSIS)…

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