Consiglio di Stato sentenza n. 3371 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:3371SENT

Massima

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L'Amministrazione non può revocare o disattivare una concessione già rilasciata sulla base di circostanze valutate e ritenute legittime nell'ambito del procedimento conclusosi con il rilascio della concessione stessa, in assenza di un legittimo esercizio del potere di autotutela. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione, una volta rilasciata una concessione, non può successivamente revocarla o disattivarla sulla base di circostanze già valutate e ritenute legittime nel procedimento che ha portato al rilascio della concessione, in assenza di un legittimo esercizio del potere di autotutela. Ciò in quanto il rilascio della concessione comporta la formazione di un affidamento qualificato in capo al concessionario, che l'Amministrazione non può disattendere senza adeguata motivazione e nel rispetto delle garanzie procedimentali. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a mantenere coerenza e coerenza nella propria azione amministrativa, evitando di adottare provvedimenti in contrasto con precedenti determinazioni assunte nell'ambito del medesimo procedimento. Il principio di buona amministrazione e di tutela dell'affidamento impongono all'Amministrazione di agire in modo trasparente e non contraddittorio, senza vanificare le legittime aspettative del concessionario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto dal Ministero delle Comunicazioni rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato con domicilio eletto in Ro. via De. Po. n. 12;
contro
Ni. Be. q. tit. emittente Az. TV non costituito;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia Bari Sez. I n. 307/1999;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Alla pubblica udienza del 15 marzo 2005 relatore il Consigliere Roberto Garofoli.
Udito l'avv. dello Stato To.;
- rilevato che sussistono i presupposti di cui all'art. 26, l. n. 1034/1971;
- considerato che l'appello è infondato e va pertanto respinto;
- ritenuto, invero, che, come correttamente osservato dal primo Giudice, la complessiva condotta dell&#x…

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