Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 56 del 3 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:56PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 6-bis, comma 1, della L. n. 401 del 1989, che punisce la condotta di chi, in occasione di manifestazioni sportive, lancia fumogeni, razzi o corpi contundenti atti ad offendere, si configura quale reato di pericolo concreto diretto a tutelare la correttezza nello svolgimento delle manifestazioni sportive e l'incolumità delle persone coinvolte, bene giuridico distinto e autonomo rispetto a quello tutelato dal reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p., comma 3, che mira a tutelare i diritti che ruotano intorno al godimento della cosa danneggiata nella sua integrità. Pertanto, il concorso tra tali fattispecie è ammissibile, non operando in tal caso la clausola di riserva prevista dall'art. 6-bis, comma 1, della citata legge, la quale postula che il reato più grave sia posto a tutela del medesimo bene-interesse tutelato dal reato meno grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orland - Presidente

Dott. AMOROSO Riccar - Consigliere

Dott. ROSATI Martin - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Trapani del 15 marzo 2022;
visti gli atti, ii provvedimento impugnato e ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona dei Sostituto Procuratore Generale Senatore Vincenzo, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La difesa di (OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso la sentenza descr…

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