Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30828 del 27 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30828PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione di un provvedimento cautelare, deve limitarsi a verificare la compatibilità della stessa con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ancorata a precisi dati fattuali. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando le doglianze del ricorrente si risolvono nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito, senza indicare la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, così cadendo nel vizio di aspecificità. In tali casi, il giudice di legittimità non può sindacare il merito della decisione, ma solo l'eventuale mancanza della motivazione o la sua manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, in data 20/07/2011.

Sentita la relazione della causa fatta dal ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore dell'imputato - Avvocato …

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