Consiglio di Stato sentenza n. 5104 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5104SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che, fino all'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del "Parco della Giustizia di Bari" da parte del Commissario straordinario, non sussiste un interesse giuridicamente rilevante per l'impugnazione degli atti relativi alla procedura di gara indetta per l'acquisizione del progetto. Ciò in quanto l'approvazione del progetto da parte del Commissario, prevista dalla legge, comporta l'effetto di variante urbanistica, perfezionando l'intesa tra Stato e Regione sulla localizzazione dell'opera, e solo in tale sede potranno essere valutate le censure relative all'assetto urbanistico dell'area e all'impatto ambientale del progetto. Pertanto, fino a tale momento, le doglianze dedotte dai ricorrenti risultano prive di attualità e concreta lesività, non essendo ancora stati esercitati i poteri del Commissario straordinario, la cui attività non può essere sindacata in via preventiva dal giudice amministrativo. Inoltre, l'aggiudicazione della gara per l'acquisizione del progetto di fattibilità non determina di per sé alcuna lesione degli interessi ambientali fatti valere, trattandosi di attività endoprocedimentale finalizzata al successivo esame in sede di Conferenza di servizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/05/2023

N. 05104/2023REG.PROV.COLL.

N. 08068/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8068 del 2022, proposto dal Comitato di Scopo denominato “Per un parco verde di quartiere alle ex Casermette: Capozzi e Milano”, in persona del Presidente p.t., e dai signori Ettore Bucciero, Dario Ambrosio, Vito Angiulli, Luigi Catinella, Donato Cippone, Nicola Dardes, Francesco De Martino, Antonino Greco, Vincenzo Madetti, Riccardo Monno, Leonardo Palmisano, Leonardo Scorza, rappresentati e difesi dall'avvocato Fabrizio Lofoco, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

l’Agenzia del Demanio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero de…

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