Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9401 del 6 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9401PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si caratterizza per il perdurante e stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa del sodalizio criminoso, tale da dimostrare la sua "messa a disposizione" in favore del gruppo per il perseguimento dei comuni fini illeciti. Ciò può desumersi non solo da condotte attive e dirette del partecipe, ma anche dalla sua presenza in occasione di incontri e riunioni finalizzati all'attuazione di attività delittuose, laddove tale presenza rafforzi e legittimi le pretese criminali del sodalizio, anche in assenza di un suo diretto coinvolgimento operativo. Pertanto, la partecipazione all'associazione mafiosa può ritenersi provata sulla base di un complesso di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, che dimostrino l'intraneità del soggetto al gruppo criminale e il suo stabile contributo al perseguimento degli scopi illeciti, senza che sia necessaria la prova di specifici atti di partecipazione. Analogamente, il concorso nel reato fine di estorsione può essere desunto dalla presenza del soggetto in occasione di incontri finalizzati all'imposizione di richieste estorsive, laddove tale presenza rafforzi e legittimi le pretese criminali del sodalizio, anche in assenza di un suo diretto coinvolgimento operativo nell'esecuzione materiale del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 28/6/2022 dal Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI GERONIMO Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa SALVADORI Silvia, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile;
udito l'avvocato CIMINO Antonio, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN…

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