Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26681 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26681PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente, pur non raggiungendo l'evento morte, compie atti idonei e univocamente diretti a cagionarlo, manifestando un atteggiamento psicologico di dolo alternativo, ossia la volontà di cagionare alternativamente la morte o il grave ferimento della vittima. Tale dolo alternativo diretto si desume dalle modalità della condotta, come l'utilizzo di un'arma da fuoco di elevata capacità lesiva, la direzione del colpo verso parti vitali del corpo, la reiterazione degli spari, nonché dal contesto fattuale e dal movente, senza che assumano rilievo determinante né l'effettiva gravità delle lesioni prodotte, né la mancata verificazione dell'evento morte per circostanze indipendenti dalla volontà dell'agente. Pertanto, il tentativo di omicidio è configurabile anche quando l'azione non cagioni pericolo di vita per la vittima, purché risulti idonea e univocamente diretta a cagionarne la morte, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi oggettivi e soggettivi della condotta, senza che assumano decisiva importanza le conseguenze concretamente prodotte. Il dolo eventuale, invece, è escluso quando gli elementi probatori dimostrino che l'agente si sia rappresentato come certa o altamente probabile la verificazione dell'evento morte, accettandone il rischio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3769/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 17/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 17 marzo 2015 la Corte di appello di Bologna confermava la sentenza del 29 aprile 2014…

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