Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di permesso di costruire per il mutamento di destinazione d'uso da magazzino ad unità abitativa, in assenza di motivato diniego entro il termine di legge, anche in deroga agli strumenti urbanistici generali, ai sensi dell'art. 5 del D.L. n. 70/2011 (conv. L. n. 106/2011), che ha liberalizzato le "costruzioni private" e introdotto il silenzio-assenso, con le sole eccezioni per le zone soggette a vincoli ambientali, paesaggistici e culturali. Il provvedimento tacito di assenso è irrevocabile e il suo annullamento in autotutela, ove ritenuto necessario per ragioni di interesse pubblico, deve intervenire entro un termine ragionevole, tenendo conto degli interessi dei destinatari che hanno già realizzato la variazione d'uso. Il mutamento di destinazione d'uso da magazzino ad abitazione, in un edificio residenziale situato in zona B3, è compatibile con la normativa urbanistica e non determina aumenti di superficie e volume, essendo esclusi dal computo originario solo i locali a piano terra e/o seminterrati con altezza inferiore a 2,40 metri. Pertanto, in assenza di specifiche violazioni degli standard urbanistici, il silenzio-assenso si è formato legittimamente e il provvedimento di diniego, intervenuto oltre il termine di legge, è illegittimo.