Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1042 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1042SENT

Massima

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Il disegno urbanistico espresso da uno strumento di pianificazione generale o da una sua variante costituisce estrinsecazione di potere pianificatorio connotato da ampia discrezionalità che rispecchia non soltanto scelte strettamente inerenti all'organizzazione edilizia del territorio, bensì afferenti anche al più vasto e comprensivo quadro delle possibili opzioni inerenti al suo sviluppo socio-economico. Tali scelte non sono nemmeno condizionate dalla pregressa indicazione, nel precedente Piano Regolatore, di destinazioni d'uso edificatorie diverse e più favorevoli rispetto a quelle impresse con il nuovo strumento urbanistico o una sua variante. Le scelte di pianificazione urbanistica sono caratterizzate da ampia discrezionalità e costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. In occasione della formazione di uno strumento urbanistico generale, le decisioni dell'Amministrazione riguardo alla destinazione di singole aree non necessitano di apposita motivazione, oltre quella che si può evincere dai criteri generali - di ordine tecnico-discrezionale - seguiti nell'impostazione del piano stesso. La posizione dei privati risulta recessiva rispetto alle determinazioni dell'Amministrazione sulla pianificazione urbanistica, in quanto scelte di merito non sindacabili dal giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da arbitrarietà o irragionevolezza manifeste, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare, potendosi derogare a tale regola solo in presenza di situazioni di affidamento qualificato dei privati a una specifica destinazione del suolo, nel caso non sussistenti. Nella valutazione ambientale strategica (V.A.S.), procedimento che non si configura come autonomo o un sub procedimento rispetto alla procedura di pianificazione, è legittimo individuare l'autorità competente alla V.A.S. in un organo, o ufficio, interno alla stessa autorità procedente.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/04/2024

N. 01042/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01237/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1237 del 2019, proposto da
Alberto Perusconi e Rosita Perusconi rappresentati e difesi dall'avvocato Bruno Santamaria, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Galleria del Corso, 2;

contro

Comune di Senna Comasco, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Matteo Ferrari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

per l'annullamento

della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 del 10.10.18, pubblicata sul BURL n. 51 …

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