Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5026 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:5026SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di annullamento di un precedente atto favorevole al privato può essere legittimamente revocato dall'amministrazione a seguito di un riesame della vicenda, con conseguente cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso dal privato avverso l'atto di annullamento. In tali casi, il giudice amministrativo dispone la compensazione delle spese di giudizio, in assenza di richiesta contraria da parte dell'amministrazione, in considerazione della valenza satisfattoria del nuovo provvedimento favorevole al privato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente riesaminare e revocare un proprio precedente provvedimento di annullamento di un atto favorevole al privato, determinando così la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso dal privato avverso l'atto di annullamento. In tali casi, il giudice amministrativo, in assenza di richiesta contraria da parte dell'amministrazione, dispone la compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della valenza satisfattoria del nuovo provvedimento favorevole al privato. La massima giuridica si fonda sui seguenti elementi: 1) L'amministrazione può riesaminare e revocare un proprio precedente provvedimento di annullamento di un atto favorevole al privato. 2) Ciò determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso dal privato avverso l'atto di annullamento. 3) In tali casi, il giudice amministrativo dispone la compensazione delle spese di giudizio, in assenza di richiesta contraria da parte dell'amministrazione. 4) La compensazione delle spese è giustificata dalla valenza satisfattoria del nuovo provvedimento favorevole al privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
(Sezione II quater)
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 1981/2002, proposto dalla società Po. s.p.a, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. An. Ca. ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Ro., ((omissis)). n. (...);
contro
- il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è legalmente domiciliato in Ro., ((omissis)). Po. n. (...);
- della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del La., in persona del Soprintendente p.t., non costituito in giudizio;
- della Regione La., in persona del Presidente della Giunta regionale i carica, non costituito in giudizio;
- del Comune di Ne., in persona del Sindaco in carica, non costituito in giudizio;
per l'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.